Asd Intrecciante di Trento

Nata nel luglio 2018 a Trento, la Asd Intrecciante è un esempio tangibile di inclusione e dialogo interculturale. Intreccia infatti le storie di un gruppo di 30 ragazzi e ragazze provenienti da differenti realtà della città di Trento: operatori del mondo dell’accoglienza, giovani richiedenti asilo ospitati nelle residenze della città, studenti universitari, alcuni rappresentanti del mondo del calcio locale.

L’associazione nasce grazie al progetto “GOAL! Fare rete contro il razzismo”, finanziato da Fondazione Caritro. L’Asd ha così potuto partecipare al campionato amatori di calcio a 11 FIGC nelle stagioni 2018/19 e 2019/20, fino all’arrivo della pandemia. La squadra si è fatta notare per il terzo tempo, realizzato al termine di ogni partita, e per essere una dimostrazione diretta di come lo sport possa rappresentare un potente strumento di incontro e socializzazione fra giovani di differenti background e provenienze.

Per Odiare non è uno sport abbiamo chiesto alla dirigente Malika Mouj di raccontarci la storia della Asd.

Oltre ogni barriera, è il calcio che unisce!

È ai nastri di partenza la stagione dei campionati di quarta, quinta e sesta categoria della FIGC, dedicate a calciatori e calciatrici con disabilità intellettivo-relazionale e patologie psichiatriche. In campo ci saranno anche Silvio Tolu e compagni del Casteddu4Special, la formazione che nasce dall’adozione da parte del Cagliari Calcio dei Fenicotteri Oristano “Una ragione in più”.

Martedì 25 febbraio i ragazzi della squadra si sono allenati al campo di Asseminello, centro sportivo del Cagliari Calcio. Si è trattato di un momento speciale, fatto di emozioni, condivisione e divertimento, a sancire la partenza ufficiale di un progetto significativo. Dopo la consegna di tute e maglie ufficiali del Cagliari, i Casteddu4Special hanno svolto una seduta mattutina sul prato della formazione di Serie A, quindi il pranzo collettivo, per poi unirsi ai ragazzi del Settore Giovanile rossoblù con i quali è stata organizzata l’attività ludica di chiusura.

La storia di Silvio Tolu, colonna della squadra sarda e della Nazionale Crazy for Football, l’abbiamo raccontata per Odiare non è uno sport. E non possiamo che continuare a seguirne i passi e gli sviluppi. Ne approfittiamo per augurare buon campionato a tutti i calciatori e la calciatrici che prenderanno parte a questa stagione!